Mostre / Terrarossa: la Lunigiana di 14 pittori (Castello di Terrarossa, [MS] 2014)
Strana estate quella a Terrarossa. Cominciata con un terremoto e con il desiderio di raccontare quel posto con i ritratti della sua gente. Ma, come ogni estate, dimenticavo che c’è sempre qualcosa che stravolge i piani, un’immagine che si imprime negli occhi e non ti lascia più. Non avevo mai visto i monti di marmo di Carrara, ne’ mai un paesaggio mi aveva così fortemente impressionata con suggestioni sempre nuove, sempre diverse.
Le cave di marmo sono state una rivelazione, una visione. Montagne tagliate che a volte sembrano giganti feriti dall’uomo, altre volte un miracolo; luogo strano dove i rapporti tra uomo e natura si confondono, dove le cave sono lacerazioni, ma anche creazione di paesaggi unici, visionari: città scolpite, cattedrali di marmo che nascono dal verde della montagna. Sono li da sempre, come da sempre, generosamente ci donano la loro parte più preziosa.
Montagne ribelli, anarchiche come la loro gente, erano lì, già disegnate, con le loro masse scure squarciate da cascate di Bianco.
(Terrarossa, estate 2013)